In Italia 400.000 persone non sanno ancora di essere celiache. Le diagnosi attuali sono poco più del 30% di quelle attese sulla base dell’epidemiologia della celiachia , che colpisce l’1% della popolazione e quindi riguarda circa 600.000 italiani. Non solo, le nuove diagnosi hanno subito una battuta d’arresto. Nel 2017 il tasso di crescita dei nuovi casi riconosciuti è dimezzato rispetto all’anno precedente. Nel 2016 infatti si erano avute ben 15.500 diagnosi in più rispetto al 2015, nel 2017 sono scese a 8000 (dati Relazione al Parlamento del Ministero della Salute. La celiachia si nasconde ed è sempre più difficile trovarla. Spesso, i pazienti non ancora diagnosticati soffrono per problemi non immediatamente riconducibili alla celiachia e possono trascorrere anni prima di sapere di essere celiaci esponendosi a gravi complicanze. Proprio come fanno i camaleonti questi pazienti rischiano di non essere visti, confusi sullo sfondo di quadri differenti rispetto alla patologia che li riguarda.
La Settimana Nazionale della Celiachia accende i riflettori sulle manifestazioni meno consuete dell’intolleranza al glutine per favorire diagnosi corrette e tempestive. Che tu sia un paziente o uno specialista puoi diventare una “sentinella” della celiachia nascosta. Clicca sui camaleonti che trovi qui sotto per scoprire i segnali meno scontati della celiachia.
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Diffondere informazioni corrette e consapevolezza ci aiuta a far emergere le diagnosi nascoste.
Oggi la celiachia si manifesta alla diagnosi più frequentemente con segni e sintomi extra-intestinali rispetto a quelli considerati classici, a carico del sistema gastro-intestinale. Anemia, alterazione dei valori plasmatici degli enzimi epatici, aftosi orale ricorrente, nelle donne infertilità, poliabortività, amenorrea e dismenorrea, ne sono solo alcuni esempi. La Società Europea di Gastroenterologia Pediatrica definisce la celiachia una patologia sistemica, per sottolineare la possibilità di interessamento di qualsiasi organo ed apparato. La diagnosi della celiachia, vero e proprio camaleonte clinico, quindi coinvolge oltre i medici del territorio, medici e pediatri di famiglia, molti altri specialisti oltre che internisti, gastroenterologi e pediatri di libera scelta: dal ginecologo all’ortopedico, dal dentista all’ematologo.
Alcune volte la celiachia può esordire contemporaneamente o in seguito ad una malattia associata. In corso di malattie autoimmuni o di alcune sindromi genetiche, la celiachia ha una prevalenza significativamente più elevata rispetto alla popolazione generale, pertanto in queste situazioni il Medico Curante dovrebbe effettuare lo screening per la celiachia.